CHAAR SAHIBZAADE

La parola “Sahibzada” significa “figlio” in Punjabi, ed è un termine comunemente usato per riferirsi ai 4 figli del Guru Gobind Singh, il decimo Guru Sikh. La parola è un termine tradizionale non usato nel linguaggio quotidiano di oggi.

La coppia più giovane, chiamata “Chotta Sahibzade”, fu martirizzata insieme dai Mughal a Sirhind alla tenera età di 6 e 9 anni. La coppia più grande di sahibzade, chiamata “Vaade  Sahibzade” morì combattendo contro migliaia di nemici all’età di 18 e 14 anni durante la battaglia di Chamkaur Sahib.

Char Sahibzade, (“char” significa quattro e “sahibzade” si riferisce ai figli , giovani uomini di nascita signorile) è un termine usato in modo affettuoso per i quattro figli di Guru Gobind Singh, che morirono tutti come martiri in tenera età . I loro nomi sono ricordati ogni volta che è recitato un ardaas (preghiera sikh) in una congregazione o privatamente da un individuo.

Il martirio dei quattro sahibzade è una parte importante della storia dei Sikh e l’occasione del loro martirio è commemorata sia con grande vigore che con acutissima tristezza ogni anno nel mese di dicembre dal Sikh Sangat (congregazione santa).

Il 21 e 26 dicembre sono giorni che conservano ricordi molto cari ai sikh di tutto il mondo, perché fu in questi giorni, nel 1705, che i più anziani sahibzade Baba Ajit Singh e Baba Jujhar Singh partirono per la loro dimora celeste, mentre la coppia dei più giovani Sahibzade, Baba Zorawar Singh e Baba Fateh Singh venne martirizzata crudelmente dal sovrano Mughal di Sirhind.