GURU GOBIND SINGH JI
Guru Gobind Singh Ji (Gurmukhi: ਗੁਰੂ ਗੋਬਿੰਦ ਸਿੰਘ) (5 gennaio 16671 – 21 ottobre 1708), nato “Gobind Rai” a Patna Sahib, Bihar, India, fu il decimo e ultimo dei Guru in forma umana del Sikhismo. Divenne Guru il 24 novembre 1675 all’età di nove anni, dopo il martirio del padre, il nono Guru, Guru Tegh Bahadur Ji.
Messaggero divino, guerriero, poeta e filosofo, Guru Gobind Singh Ji plasmò la religione Sikh nella sua forma attuale, con l’istituzione della fraternità Khalsa e il completamento della sacra scrittura, il Guru Granth Sahib Ji, nella forma finale che troviamo oggi. Prima di lasciare il suo corpo mortale nel 1708, Guru Gobind Singh decretò il Guru Granth Sahib Ji come il prossimo e eterno Guru dei Sikh.
Non è forse fuori contesto considerare che in tutte le cronache della storia umana, non c’è stato nessun individuo che abbia vissuto una vita più ispirata di Guru Gobind Singh Ji. Egli è variamente venerato come Sarbans Dani (il donatore misericordioso, che ha sacrificato il suo tutto), Mard Agamra (uomo senza paralleli), Shah-e-Shahenshah (imperatore degli imperatori), Bar do Alam Shah (sovrano dei due mondi), tra gli altri.
“Se consideriamo il lavoro che (Guru) Gobind (Singh) ha compiuto, sia nel riformare la sua religione che nell’istituire un nuovo codice di legge per i suoi seguaci, il suo coraggio personale in tutte le circostanze; la sua perseverante resistenza in mezzo a difficoltà che avrebbero scoraggiato altri e li avrebbero travolti in un’angoscia inestricabile, e infine la sua vittoria finale sui suoi potenti nemici da parte degli stessi uomini che in precedenza lo avevano abbandonato, non dobbiamo stupirci che i Sikh venerino la sua memoria. Era senza dubbio un grande uomo”. (W. L. McGregor)
Si dice che dopo il martirio di suo padre, Guru Tegh Bahadur, il decimo Maestro dichiarò che avrebbe creato un tale Panth (comunità/società), che avrebbe sfidato i governanti tiranni in ogni aspetto della vita per ripristinare la giustizia, l’uguaglianza e la pace per tutta l’umanità. Attraverso l’istituzione del Khalsa nel 1699, Guru Gobind Singh Ji infuse il duplice spirito di un santo e di un soldato nelle menti e nei cuori dei suoi seguaci per combattere l’oppressione al fine di ripristinare la rettitudine (Dharma) ed elevare le persone oppresse in questo mondo.
Come profeta, il Guru è unico. I suoi insegnamenti sono molto scientifici e adatti a tutti i tempi. A differenza di molti altri profeti, egli non si è mai definito Dio o “l’unico figlio di Dio”. Invece chiamava tutte le persone figli di Dio che condividevano il Suo Regno in modo uguale. Per se stesso ha usato la parola ‘schiavo’ o servo di Dio.